Laurea magistrale
Giornalismo, cultura editoriale e comunicazione multimediale
Perché a Parma
Questa laurea magistrale ti aprirà due possibili sbocchi professionali: nel giornalismo e nell’editoria e, per entrambi, ti offrirà insegnamenti sia culturali sia professionalizzanti.
A un buon numero di docenti strutturati si aggiungono esperti esterni accuratamente selezionati in informatica, comunicazione, pubblicità, giornalismo, cultura editoriale, i cui insegnamenti sono integrati da laboratori di natura più tecnica. Il corso offre approfondimenti su nuovi ambiti e su settori specifici della comunicazione (scientifica, politica, ambientale, pubblicitaria, saggistico-letteraria, musicale) e dell’informazione (giornalismo di precisione, esplicativo, partecipativo ecc.). Si realizzano, inoltre, incontri di confronto con prestigiosi rappresentanti del mondo del giornalismo e dell’editoria contemporanei.
Il corso, fin dalla sua nascita, nel 2002, conta un’altissima percentuale di studenti provenienti da fuori provincia e fuori regione.
Cosa imparerai
Cosa ti aspetta dopo la laurea
Il corso è concepito per offrire agli studenti la possibilità di acquisire gli strumenti critici e di ottenere le conoscenze necessarie per operare in tutti settori dell’informazione e dell’editoria, coniugando solide basi culturali a competenze delle tecniche e delle metodologie del sistema dell’informazione e ad abilità utili per l’ideazione e la progettazione di prodotti multimediali e per le necessità gestionali ed organizzative delle imprese giornalistiche ed editoriali.
In base a tali competenze, potrai trovare impiego in: tutti i settori del giornalismo cartaceo e online, televisivo e radiofonico; nelle agenzie di stampa; in tutti gli uffici di pubbliche relazioni di imprese pubbliche e private; negli enti che hanno tra le loro finalità la tutela, la gestione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio letterario, storico e artistico; nelle case editrici tradizionali e nelle nuove realtà editoriali emergenti. Il dato dell’occupazione supera l’88% a 3 e 5 anni dalla laurea.